La prima mostra di Cynthia Montier al C.E.A.A.C è frutto del suo progetto di ricerca Per Grazia e Rivolta, che esplora i temi evocati già dal titolo collegando le tecniche votive, derivate dai rituali popolari dell’Italia centrale e meridionale, e quelle militanti, proprie dei movimenti sociali, soprattutto da un punto di vista femminile.
L’artista presenta un allestimento che riunisce oggetti votivi del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma (MuCiv), accanto ad archivi fotografici, video e sonori della Casa Internazionale delle Donne e dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Culturale Immateriale.
Il vernissage avrà luogo venerdì 20 giugno al C.E.A.A.C a partire dalle 18:30. Seguirà la performance di Lise Ruffié alle 19:00.
Ingresso gratuito.
Cynthia Montier è artista e ricercatrice a Strasburgo. Laureata in Ricerca e Creazione artistica all’Università di Strasburgo, all’Università del Quebec a Chicoutimi (UQAC) e al Centre de Formation pour Plasticiens Intervenants (CFPI) della Haute école des arts du Rhin (HEAR), ha continuato gli studi anche nel 2023 prendendo parte al programma di scambio tra il C.E.A.A.C e la piattaforma curatoriale IUNO di Roma. Il suo lavoro esplora le connessioni tra credenza e giustizia popolare, rituale e lotta sociale. I suoi progetti riflettono una relazione profonda con lo spazio pubblico e un forte legame con le nozioni di agency (capacità di agire), incanto, presenza, corpi collettivi, affetti e spiritualità. Fortemente influenzato dalle storie, dalle emozioni, dai gesti o dagli oggetti frutto delle sue ricerche e incontri, l’approccio dell’artista si situa al crocevia tra antropologia sociale e pratiche artistiche socialmente impegnate, tra azione e rituale, comunità e pratiche performative. Il suo lavoro è stato presentato in Francia al CAC La Ferme du Buisson, all’IAC Villeurbanne, al 49 Nord 6 Est Frac Lorraine, al Magasin des Horizons, al Creux de l’Enfer, ma anche all’estero all’AQB (Budapest), al Centre of Gravity (Bristol), alla Royal Holloway School of Art (Londra), al Complesso museale nazionale “ASTRA” della Romania (Sibiu), all’Utopiana (Ginevra) et al Centro di ricerca artistica contemporanea IUNO (Roma).