Il 10 novembre alle ore 18.30 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo verrà inaugurata, alla presenza dell’artista e della curatrice, la mostra Tarshito. Il viaggiatore innamorato, nell’ultima tappa di un itinerario culturale che ha portato le opere di Tarshito in Croazia, al Mimara Art Museum di Zagabria e al Museo di Cittanova, in Istria, nei mesi scorsi.
La mostra, a cura della storica dell’arte e curatrice italiana Martina Corgnati, docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, presenta una selezione di circa trenta opere rappresentative del singolare e multiforme lavoro di Tarshito, artista, designer, performer e architetto, attivo a Bari ma da moltissimi anni appassionato ed entusiasta frequentatore di culture orientali, diventate per lui e per il suo lavoro quasi una seconda natura. Strasburgo, cuore dell’Europa, confine e luogo di incontro e di scambio fra paesi, lingue e forme differenti, che hanno dato origine a una sintesi di singolare bellezza, è il contesto ideale per accogliere alcune espressioni fra le più originali ed emblematiche della raffinata ricerca di Tarshito, fondata proprio sull’incontro e lo scambio di forme, tecniche e linguaggi: la proposta estetica e culturale di Tarshito, infatti, non ha eguali né paralleli nel panorama italiano contemporaneo tanto dell’arte quanto del design perché si basa su una sistematica contaminazione e integrazione di pratiche solo apparentemente diverse (la ricerca della forma e del colore, piuttosto che la progettazione e la definizione di oggetti e di spazi) e su un profondo “dialogo” con artisti e tradizioni differenti che ormai è entrato profondamente nel suo DNA espressivo e caratterizza tutto l’insieme della sua produzione.
Biografia di Tarshito
Tarshito (in sanscrito Sete di Dio) è il nome che Osho, suo maestro spirituale, ha dato a Nicola Strippoli. Nasce in Puglia nel 1952. Architetto, artista, docente di Design presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. Tarshito crea ambienti e opere per la nuova umanità attraverso la meditazione.
Nei primi anni ’80 fonda a Bari la Galleria Speciale, insieme a Shama. L’esperienza dura fino al 1987 coinvolgendo progettisti e artisti di fama (Alessandro Mendini, Mario Merz, Nanda Vigo) o anche ignoti, purché interessati all’esperienza/progettazione di momenti e oggetti di ‘nuova ritualità’. Nel 1990 l’esperienza di Speciale viene documentata con una Grande Mostra al Groninger Museum della città di Groningen, in Olanda, conclusiva di un trilogia che il suo direttore Frans Hacks volle dedicare al design italiano degli anni Ottanta (uniche esperienze documentate nella stessa trilogia: quella di Ettore Sottsass ovvero Memphis e di Alessandro Mendini ovvero Alchimia).
Gli anni ’90 vedono Tarshito protagonista di mostre collettive e personali e sempre più creativamente impegnato sull’archetipo del Guerriero d’Amore.
Con la grande personale The Gold and the Clay (2001), curata da Daniela Bezzi e da Jyotindra Jain al Crafts Museum di New Delhi, il suo percorso artistico si espande e al tempo stesso si focalizza nell’entusiasmante pratica di collaborazione con gli artigianati dell’India. La sete di sperimentazione delle varie tradizioni indiane e le sempre nuove relazioni di ‘condivisione creativa’ non conoscono sosta, mentre si fa strada il desiderio di dipingere in proprio, di provarsi con il segno del pennello sulla tela con gesto proprio.
Orari della mostra : dal lunedi’ al giovedi’ ore 10-12.30 /15-17.30 ; venerdi’ ore 10-14.00
Ingresso libero – prenotazione (inaugurazione) : resa.iicstrasburgo@esteri.it/tel. 03 88 45 54 00 – Richiesta la prenotazione per visite di gruppi.