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Incontro “Pirandello aujourd’hui” con i proff. Anna Frabetti, Università di Strasburgo, e Walter Zidaric, Università di Nantes (in francese)

In occasione del 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello (1867-1936), l’Istituto invita il pubblico ad un incontro con:

la Prof.ssa Anna FRABETTI dell’Università di Strasburgo

per la presentazione del libro : Pirandello oggi. Intertestualità, riscrittura, ricezione a cura di Anna Frabetti & Stefania Cubeddu-Proux (ed. Metauro, Fano, 2017)

e il prof. Walter ZIDARIC dell’Università di Nantes,

per una presentazione commentata di brani audio e video tratti dall’opera Lars Cleen (Lo straniero) del compositore Paolo Rosato. Il prof. Zidaric, autore del libretto d’opera ispirato alla novella “Lontano” di Pirandello, spiegherà il tema dell’opera e della novella di Pirandello, l’interesse di trarne un libretto d’opera e secondo quali modalità nonchè la collaborazione con il musicista.

 

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Anna Frabetti si è formata presso le Università di Bologna e di Paris IV Sorbonne. Dal 2009 insegna all’Università di Strasburgo. Ha pubblicato studi su Pirandello, Savinio, Alvaro, Consolo e sulla letteratura della migrazione e postcoloniale in lingua italiana.

Nel gennaio 1927, alla domanda «Pirandello vous a-t il influencé?», Eugène Ionesco, risponde: «Non credo di essere stato particolarmente influenzato da Pirandello. Forse lo sono stato, mio malgrado, così come devo essere stato influenzato da tutto quel che ho letto, visto, ascoltato […]. Il teatro di Luigi Pirandello risponde alle esigenze ideali della struttura, dell’architettura dinamica del dramma. È l’espressione dell’archetipo inalienabile dell’idea teatrale, che abbiamo in noi, come il modello della logica musicale, dell’equilibrio delle forme.»

Negata o dichiarata, dissimulata o rimossa, la presenza di Pirandello pervade buona parte della cultura novecentesca in senso ampio, sotto varie forme, come una sorta di intertesto di opere teatrali, ma anche narrative e cinematografiche, e come parte del discorso comune. Dopo la stagione del grande successo europeo e mondiale, intorno alla metà degli anni Venti, l’attributo “pirandelliano”, diventa rapidamente sinonimo di “cervellotico”, “paradossale” o “astruso”, al punto che Pirandello stesso dichiarerà di voler cambiare cognome, «divenuto ormai solo il radicale dell’aggettivo ‘pirandelliano’».

La volontà di indagare l’evoluzione e l’attualità del «paradigma inquieto» pirandelliano nello spazio del Novecento e dell’inizio del ventunesimo secolo sono all’origine di questo libro, che si articola idealmente in quattro sezioni (teatro, cinema, narrativa e storia della ricezione), benché la maggior parte dei saggi che lo compongono si situi all’intersezione fra le diverse parti, a testimoniare indirettamente la complessità del discorso pirandelliano nella cultura odierna. Chiude il volume un libretto d’opera inedito, che trae spunto dalla novella pirandelliana Lontano: un esempio recente di come la presenza pirandelliana attraversi ancora oggi i confini dei generi e dei paesi, con rinnovata vitalità.

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Walter Zidaric è Professore Ordinario all’Università di Nantes, specialista di storia dell’opera dall’800 in poi. Ha pubblicato due monografie su Dargomyzskij e Ponchielli, oltre Fonti e influenze italiane per libretti d’opera del ‘900 e oltre (2013), Tutto il teatro di Ercole Luigi Morselli (2017), parecchi volumi di atti di convegni e più di sessanta articoli. È autore del libretto Lars Cleen (Lo straniero), per la musica di Paolo Rosato (Helsinki 2015) e di Orione, per la musica di Simone Fermani, in fase ultima di preparazione.

Lars Cleen (lo Straniero), è un’opera il cui libretto è tratto dalla novella “Lontano” di Luigi Pirandello. Sono all’origine dell’idea dell’opera e del libretto, per il quale ha convinto il maestro Paolo Rosato a scrivere la musica. L’opera, ultimata nel 2011, è stata
rappresentata in prima mondiale a Helsinki, nell’ottobre 2015, e in prima italiana a Trapani, nel dicembre scorso. In entrambi i casi si è trattato di rappresentazioni parziali, o con orchestra ridotta da camera e con numero ridotto di cantanti, o in versione ‘mise en espace’ con dialoghi recitati, come a Trapani. L’opera dura circa un’ora e 40 minuti nella sua versione integrale.

Ingresso libero nel limite della disponibilità dei posti-Prenotazione : resa.iicstrasburgo@esteri.it/tel.0388 45 54 00

 

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura Strasburgo
  • In collaborazione con: Università di Strasburgo e Università di Nantes