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MOSTRA : I disegni di Alchimia (1976-1992). Disegni, progetti ed elaborazioni grafiche

Vernissage il 27/4 alle 18.30 alla presenza dei curatori della mostra : Alessandro GUERRIERO, designer, fondatore del gruppo e Remo RAPETTI

 

Alessandro Guerriero fonda nel 1976 Alchimia che è stato uno dei gruppi più vitali nell’evoluzione del design italiano di post-avanguardia. Alchimia ha sviluppato la ricerca ambientale e psicologica degli oggetti e ha progettato occasioni per la definizione di una nuova teoria del “Design Romantico”. Al suo interno si è formata una struttura eclettica che ha sviluppato il problema progettuale tentando un connubio fra poetica, progetto e produzione artigianale. Nel 1982, ad Alessandro Guerriero, è stato assegnato il “Compasso d’oro” per la ricerca nel design. Tra le installazioni più importanti che Guerriero ha realizzato con Alchimia troviamo: La Stanza del Secolo al Palazzo dei Diamanti a Ferrara; Forum Design a Linz; Elogio del Banale per la Biennale di Venezia; Stanza da Manuale alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna; Architettura Ermafrodita al PAC di Milano; La Casa di Giulietta alla Galleria d’Arte Moderna di Verona; La Casa degli Sposi per la Triennale di Milano; Mobile Infinito al Museo d’Arte Moderna di Tokyo e Kyoto; la Stanza Fin-de-siécle al Centre George Pompidou di Parigi; Documenta 8 a Kassel; Erfurt Città Alchimia in DDR. Con Alchimia ha pubblicato vari libri tra cui Elogio del Banale, Moderno Postmoderno Millenario, Progetto Infelice, Architecture in Love, Disegni Alchimia. Di lui hanno parlato le maggiori pubblicazioni internazionali. Ha collaborato alla redazione e all’art direction della rivista Domus; è stato direttore della rivista Decoration International. Nel 1988 ha editato OLLO – Rivista senza Messaggio – dedicata ad architettura, design, arte e moda. Sue opere si trovano al Museo d’Arte Moderna di Kyoto, al Twentieth Century Design Collection e al Metropolitan Museum di New York, al Museum fur Angewandte Kunst di Vienna, al Groningen Museum in Olanda, al Louisiana Museum fur Moderne Kunst, il Kunstmuseum di Düsseldorf e il Museum of Modern Art di Boston. Ha tenuto lezioni sul proprio lavoro e sul design al Politecnico di Milano, quello di Palermo e Firenze ma anche a Boston, Los Angeles, Pasadena, Dallas, Città del Messico, Chiuaua, Monterrey, Dusseldorf, Parigi, Groningen e Mosca. Con altri ha firmato alcuni progetti d’architettura: Casa della Felicità per la Famiglia Alessi a Omegna; la Torre Civica di Gibellina; il Museo d’Arte della Città di Groningen in Olanda (con Alessandro Mendini, Philippe Starck, Michele de Lucchi e Coop Himmelblau). Nel 1987 progetta e fonda Domus Academy, scuola postuniversitaria di Industrial e Fashion Design. Nel 1995 fa nascere a Ravenna Futurarium, laboratorio didattico dove il progetto ruota attorno alla dissolvenza delle discipline. Alla fine del 96, dopo aver aperto il nuovo atelier “Radiosity”, inizia il progetto del nuovo Museo Benetton con Oliviero Toscani mentre in seguito ha progettato una piccola città vicino a Roma per conto della Bastogi e la mostra per il centenario Fiat. Inoltre ha ideato progetti scenografici per i Matia Bazaar, i Magazzini Criminali, il Teatro Out-Off, e le scenografie virtuali per la Rai. Nel 1997 fonda la Cooperativa del Granserraglio con alcuni detenuti in semilibertà: la Nuova Arca, i Segreti Diabolici, il Design Virtuoso, il film Campo Corto, gli abiti Easy to Wear e la rivista Senza Fine sono alcuni dei progetti a sfondo sociale ad alta densità espressiva. Ha ideato e curato la mostra DRESSING OURSELVES, presentata nel gennaio 2005 alla Triennale di Milano. E’ stato Presidente e Direttore artistico della NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano. (V. www.alchimiamilano.it) Remo Rapetti, dopo una lunga carriera all’estero in qualità di Direttore di Istituti Italiani di Cultura (Stoccolma, Lagos, Ottawa, Tel Aviv, Atene e Amsterdam) ha continuato a dedicarsi alla promozione della cultura italiana in qualità di consulente. Ha curato diverse mostre tra cui Una via chiamata Margutta (Giakarta, Calcutta e New Delhi), Eva Fischer: Passeggiate nel tempo (Amsterdam e Budapest), Franco Costa. Artevita (Salonicco), Progetto invisibile. Arte e design in Italia 1959-2009 (Nicosia), I disegni di Alchimia (Colonia, Seoul), Contemporaneità del tutto (Colonia). Per anni ha collaborato come esperto di relazioni internazionali con la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti di Milano) e con l’Associazione Futurarium. Ha pubblicato articoli accademici, libri scolastici, traduzioni, presentazioni e introduzioni critiche a libri e cataloghi di mostre. Orari della mostra : dal lunedi’ al giovedi’ ore 10/12.30 – 15/17.30 e venerdi’ 10/14.00.  Ingresso libero nel limite delle disponibilità (vernissage) – Prenotazioni: resa.iicstrasburgo@esteri.it / Prenotazione obbligatoria per gruppi.